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Diventare scrittori autonomi significa essere in grado di raccontare storie diverse.
Ma come si fa a vedere il filo narrativo, ovvero la trama, dentro ogni storia? Con tanto esercizio.
LA PALESTRA DELLA TRAMA vuole allenare gli aspiranti scrittori a diventare capaci di capire in meno tempo possibile se una storia vale e come raccontarla per renderla così interessante da trascinare i lettori fino all’ultima riga.
In cosa consiste questo percorso?
Ogni due settimana (per 6 incontri ovvero quasi 3 mesi) i partecipanti riceveranno una storia (un articolo di giornale, il racconto di un fatto storico, la storia di un personaggio reale, un incipit ecc) e dovranno mettere all’opera la propria fantasia e conoscenza delle tecniche narrative fino a scrivere una scaletta (o trama) che racconti lo scheletro di quello che vogliono raccontare partendo dalla storia data,
La storia può essere semplicemente rielaborata oppure diventare il pretesto per raccontare qualcos’altro.
Vi faccio un esempio:
questo è un trafiletto di giornale di molti anni fa:
Il primo furto avvenne il 12 febbraio 1994, il dipinto esposto alla Galleria Nazionale di Oslo è stato trafugato il giorno dell’inaugurazione dei XVII Giochi Olimpici invernali. I malviventi entrarono indisturbati all’interno del museo, sfondando solo una finestra per accedervi. Gli investigatori provarono a ricostruire i fatti: l’allarme scattò subito, ma il custode non ebbe il tempo di intervenire. Bastarono solo 50 secondi per rubare L’Urlo di Munch, i ladri al suo posto lasciarono un biglietto, a dir poco insolente, con scritto «Grazie per le misure di sicurezza così scarse».
ecco alcune idee:
Cosa possiamo raccontare partendo da questo spunto?
Il racconto sarà il furto stesso o il furto è il pretesto per raccontare un’altra storia?
Il protagonista è il ladro? Una guardia? Un testimone?
Immaginiamo che una donna sia in crisi con suo marito e una mattina si prenda un giorno di ferie per passare un po’ di tempo da sola decidendo di trascorrerla al museo di Oslo (evidentemente è lì che si svolge la storia). Mentre si trova a osservare i quadri esposti viene travolta dalle grida di un’altra persona e corre nella stanza dove si trova il celebre quadro di Munch. Due ladri lo stanno rubando. Lei nota qualcosa in uno dei due che sebbene sia incappucciato si muove proprio come il marito (o ha le stesse scarpe? Lo stesso orologio? La stessa voce?). Mettiamo che lui non l’abbia vista (in fondo pensava che lei fosse al lavoro).
Cosa farà ora la nostra protagonista? Indagherà sul marito? Salverà il matrimonio? gli porterà via il quadro?
Sono certa che con il mio stimolo vi siano venute in mente decine di altre possibilità, vero?
Quanto sarebbe bello avere uno spazio dove confrontarsi con altri aspiranti scrittori e con me per tirare fuori trame sempre più interessanti?
Questo avverrà nei giorni successivi attraverso delle live zoom organizzate in diverse fasce orarie (per facilitare tutti).
Ora tocca a voi tramare!
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